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Nuvole di link

InfoUna tag cloud (cioè nuvola di tag) è una rappresentazione (sotto forma di lista) delle etichette o delle parole chiave usate per esempio in un sito web.
E' una lista pesata, perché alcuni tag (quelli più importanti) compaiono con il font di dimensioni più grosse rispetto ad altre. Oltre alla grandezza del font, le parole possono essere organizzate alfabeticamente, per similarità semantica, oppure casualmente.
Le tag clouds sono viste come dei codici di comunicazione visuale nati con l'avvento del Web 2.0. I tag sono dei links quindi sono anche uno strumento di navigazione. Le parole utilizzate possono riferirsi alle categorie degli articoli di un sito, oppure rappresentare le parole che utenti diversi hanno assegnato a un oggetto (ad esempio una foto o un video).

Peso di un tag e algoritmo per la creazione della nuvola

La stragrande maggioranza dei siti di riferimento nel web 2.0 che usano questa particolare tipologia di collegamenti ipertestuali attribuisce l'importanza del relativo tag in base alla numerosità dei contenuti pubblicati nel sito a cui sono associati dei tag.tag cloud ventus85
Se un sito contiene degli articoli inseriti dagli utilizzatori del sito stesso (per esempio nei siti con contenuti testuali, immagini e video pubblicati dagli utenti iscritti) è garantita maggiore visibilità a tutte quelle etichette che corrispondono ai contenuti ritenuti più importanti "dal punto di vista dell'utente".
Questa era la funzione originale, infatti, le tag cloud sono state rese popolari da servizi di tipo User Generated Content come può essere Flickr.
Al contrario se l'inserimento dei contenuti avviene da parte di chi gestisce il sito, vengono premiati i tag che corrispondono ai contenuti più presenti e a quelli ritenuti più importanti "dal punto di vista dell'amministratore" e non è detto che siano quelli più letti dai visitatori.

Un problema che può esistere è quello che riguarda la scarsa dinamicità che può avere una nuvola.
Problema che non bisogna non considerare, ecco un semplice esempio: in un sito d'informatica e tecnologia vengono pubblicati ad un certo punto degli articoli riguardanti un prodotto entrato in quel momento nel mercato, il quale è motivo di interesse per una grossa fetta di visitatori; in questo caso i nuovi articoli, bensì ritenuti importanti, saranno comunque meno visibili nella nuvola.

Per ovviare a questo problema alcuni algoritmi per il calcolo dell'importanza di un tag contano gli accessi effettuati nell'ultimo periodo ai contenuti di riferimento, magari calcolando una media giornaliera o settimanale.
Oltre a rendere fortemente dinamica la tag cloud, otteniamo anche due altri vantaggi:
  • se vengono aggiunti nuovi tag che etichettano contenuti di grande interesse da parte degli utenti, nel giro di poco tempo avremo l'ingresso del nuovo tag nella nuvola caratterizzato da una forte rilevanza;
  • la dimensione dei tag è effettivamente proporzionale al grado d'interesse dei visitatori.

Usabilità della tag cloud

Molti si sono chiesti se le tag cloud sono degli strumenti del web usabili oppure no e se possono essere usate in modo efficace come metodo per ritrovare le informazioni.
Per questi ci sono stati alcuni studi, a partire dal lavoro di M.Halvey e M.T. Keane che, con il loro "An Assessment of Tag Presentation Techniques", mostravano alcuni metodi per presentare elenchi di link (compreso quello descritto qua) e hanno chiesto ad una serie di utenti di trovare e selezionare alcune parole presenti negli elenchi.
Purtroppo l'uso dei tag cloud è stato quello con i risultati peggiori, quindi almeno per ora, anche se sono spesso esteticamente gradevoli, non sono molto indicati per l'usabilità di un sito.
Inoltre, anche con altri lavori, è stato visto che un utente tende, nella maggior parte delle volte, a scorrere rapidamente gli elenchi o le nuvole di tag, anziché leggerle.

Altri studi, in particolare Rivadeneira con il suo gruppo Association for Computing Machinery nel 2007, rilevano che le parole più grandi sono notate e ricordate di più (in generale lo sono di più quelle del quadrante in alto a sinistra della nuvola). Purtroppo non c'è un effetto di prossimità, infatti, le parole attorno a quelle più grandi non vengono ricordate meglio.

Le nuvole di link possono piacere a chi le sa usare, ma sono difficili da usare e caotiche per chi non le conosce. Per il ritrovamento e la navigazione è da preferire un elenco di parole ordinate alfabeticamente, mentre nel caso di impression formation (cioè quando vogliamo farci un'idea rapida del contenuto) è più indicato un elenco con in cima le voci più importanti.

Può essere considerato un buon strumento da usare come gadget o per divertimento, con lo scopo di attirare gli utenti. In tal caso il layout della nuvola diventa importante e deve essere accattivante.

Creare una tag cloud

Creare una tag cloud statica non è per niente difficile, basta avere qualche nozione di html. Purtroppo questo va contro i principi spiegati sopra, perché in tal caso viene fatta da chi gestisce il sito e la grandezza dei tag non cambia.

Crearne una dinamica da zero non è altrettanto facile perché bisogna avere grande maneggevolezza con il php, in modo da far cambiare il peso dei tag secondo i criteri elencati.

Per fortuna ci vengono incontro molti servizi online, che le creano "on the fly", anche se hanno alcuni svantaggi.

Ne cito un paio:

  • Tag-cloud-generator: basta inserire l'indirizzo web del quale vogliamo creare la tag cloud, scegliere eventuali colori, decorazioni ed effetti nel testo e poi cliccare su generare. In pochi istanti nel basso della pagina avremo la nostra nuvola di tag e un bottone che mostra il codice da usare per inserirla nel nostro sito. Purtroppo sono scelti come tag soltanto quelli che trova nella pagina web che viene inserita. Per ovviare a questo problema basta modificare il codice generato.

  • Wordle: dato un testo genera una tag cloud. In tal caso viene dato maggiore risalto nella nuvola tutte le parole che compaiono più frequentemente nel testo passato. E' possibile modificare la nuvola con caratteri e layout diversi, ma anche rimuovere tag che non vogliamo che siano presenti. Non è possibile avere un codice html di essa, ma solo il collegamento a cui risalire.

Creare una tag cloud con Joomla

Esistono molti moduli e componenti per creare una tag cloud, attualmente alcuni per la versione 1.5 di Joomla sono:

  • Raf Cloud - Tags : nativo sia per la versione 1.0 sia per la 1.5 di Joomla, è composto da componente, modulo e plugin e genera una tag cloud con le parole e i meta più usati nel sito.
    Supporta linguaggi diversi: inglese, francese, tedesco, polacco, turco e russo.
    I plugin servono per integrarlo con altri componenti come VirtueMart, Letterman, SOBI2, ZOOm Media Gallery, Kunena, Agora Forum, Seyret, SMF, Mister Estate e molti altri. Si può usare per il SEO, attivando per esempio il plugin sh404sef.
    Al suo interno non sono definiti stili personalizzati, ma i link appaiono come sono definiti dal CSS del proprio sito.
    Nel back end è possibile vedere il contatore e la dimensione del font (espresso in %) e vedere quali sono i tag inseriti più di recente.
    L'ordine nella nuvola può essere random oppure alfabetico.
  • Joomulus : crea una nuvola di tag in flash, dopo aver inserito manualmente (tra i parametri avanzati del modulo) i tag, il link e la dimensione del carattere. Visibile solo nei browser dove è installato Flash.
  • Simple Tags : modulo che ha come punto forza la sua facilità di configurazione, basta scegliere tra i parametri del modulo le sezioni da dove prendere i tag (fino a tre), altezza, larghezza del modulo, un eventuale separatore e ricorrenza minima delle parole.
    Inoltre è possibile scegliere quali espressioni e quali parole non devono essere incluse nei tag e quali lettere accentate da sostituire (per esempio "à" può diventare "a"). Non è possibile scegliere layout diversi.
  • JU MTree Tag Clouds : modulo che mostra i meta tag; è possibile settare la dimensione massima e minima dei font.
  • TagCLoud : con questo modulo possiamo scegliere di vedere i nostri tag con un elenco oppure come link, si possono aggiungere delle parole o eliminarne altre (inserendole nella black list) e settare il numero di tag che devono comparire dentro la nuvola.
Come possiamo leggere i vari moduli sono molto simili tra loro, anche se il primo descritto rimane certamente il più completo.

Scritto da ventus85

 


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