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L'importanza dei siti multilingua

infoMolti di noi sono abituati a navigare per Internet e conoscono tante tipologie di sito.
Di sicuro sono passati anche per siti che sono scritti in un'altra lingua oppure che hanno la funzione per cambiare la lingua.
I siti multilingua oggi sono una componente essenziale del web.
Questo perché nel campo della comunicazione è importante comprendersi e farsi capire, soprattutto oggi che viviamo in una realtà multiculturale e complessa.
L'implementazione del supporto multilingua può essere effettuata nel momento in cui si sente l'esigenza di internazionalizzare la propria utenza. Basta pensare al commercio: perché limitarsi al mercato interno quando in tutto il mondo ci potrebbero essere dei potenziali acquirenti interessati al sito e ai prodotti venduti? Oppure al turismo: il settore turistico non conosce confini nazionali ed è intrinsecamente multilingua.
La creazione di un sito multilingua non è molto semplice e comporta parecchi problemi, ma che con qualche dritta possono essere facilmente superati.
Quando siamo a creare un sito il proprio cliente talvolta può chiedere il supporto multilingua, ma spesso dimentica che non sempre l'utente locale e quello straniero hanno le stesse esigenze. Questo vuol dire che spesso tradurre non basta ad avere successo.
C'è differenza tra un sito tradotto in un'altra lingua e un sito adattato e nel secondo caso c'è bisogno di lavorarci sopra di più.

Il mio sito deve essere multilingua?

Non necessariamente tutti i siti devono essere tradotti in più lingue. Basta pensare ad un blog o ad un sito di un gruppo di amici: sono siti che riguardano una stretta cerchia di persone che nella stragrande maggioranza dei casi hanno la stessa cultura o parlano la stessa lingua.
Un altro esempio è un sito che vende soltanto prodotti facilmente deperibili e quindi non adatti ad un mercato internazionale.
Bisogna vedere quale è il target del sito e gli utenti che accedono regolarmente. Se non sappiamo chi frequenta il nostro sito e perché ci arriva basta usare dei servizi di statistiche come quello di Google Analytics (di cui vi consiglio di leggere questo articolo "Le statistiche del sito in Joomla con Google Analytics").
Molti (aziende e privati) scelgono la strada del multilingua senza averne una reale necessità.
La realizzazione di un sito multilingua può però essere una buona opportunità per aumentare la propria visibilità e la fetta degli utenti (anche clienti) su un piano internazionale. Questo vuol sottolineare ancora di più che non è necessario solo una traduzione del sito, ma anche una vera e propria rivalutazione delle pagine.
Creare un sito multilingua significa avere la possibilità non solo di tradurre i contenuti delle pagine bensì anche cose come voci di menu, messaggi di interazione con l’utente, comandi e così via.

Quali lingue sono necessarie?

Questo dipende dalla tipologia di sito e da chi sono gli utenti tipici. Prima di procedere alla traduzione cerchiamo di capire quale lingua è effettivamente utile.
La prima sicuramente necessaria è l'inglese.
Aggiungetene altre solo se lo ritenete necessario. Infatti non è necessario tradurre in centinaia di lingue il sito, sarà solo spreco di denaro e tempo.

Come e di chi ho bisogno per la traduzione di un sito?

Il primo problema che nasce è come tradurre il materiale. La lingua può essere un bell'ostacolo, soprattutto perché quello che viene tradotto deve essere tradotto bene. Se uno non ha ottima padronanza della lingua dovrà affidarsi a dei collaboratori esterni che traducano interamente il sito e siano disponibili ad effettuare gli eventuali aggiornamenti sui contenuti.

Non affidarsi ai traduttori automatici!

E' una regola importantissima. Anche se ormai sul web esistono numerosi traduttori automatici (sia non commerciali sia a pagamento), non bisogna fidarsi molto di loro.
Un piccolo esempio di traduzione non adeguata fatta da una macchina e non da un umano è mostrato in figura.
I traduttori a pagamento spesso funzionano un po' meglio, ma è sempre meglio affidarsi a personale competente.

Lingue e SEO

E' da notare bene che ai fini SEO le lingue diverse del sito non devono mai essere inserite nella stessa pagina. Questo può creare un grave problema di indicizzazione dell'intero sito.
Una buona soluzione a questo è quella di utilizzare strutture a cartelle o sottodomini.
Per esempio se il sito è www.iltuosito.com, la sua versione inglese potrebbe essere www.iltuosito.com/en oppure en.iltuosito.com .
Viene spesso consigliato di usare la prima soluzione (www.iltuosito.com/en cioè la struttura con sottocartelle), perché in questo modo si aumentano il numero di pagine indicizzate del dominio in questione. Il sottodominio è considerato un vero e proprio sito a parte dai motori di ricerca, finché non viene linkato dal dominio madre.

Altri consigli utili

  • Pensare a chi legge in un'altra o in più lingue. Una volta creato il sito fare delle prove con delle persone che parlano (possibilmente) soltanto la lingua in cui il sito è stato tradotto.
  • Cercare di ottimizzare il sito in tutte le lingue per la ricerca sui motori di ricerca.
  • Iniziare a pensare di passare al multilingua solo quando il sito in italiano inizia ad avere un certo successo ed è ben indicizzato.

Siti multilingua con Joomla

Un grande problema che riguarda molti CMS, tra cui anche per Joomla, è quello che non è mai stato previsto (almeno fino ad allora) a livello di core un vero supporto multilingua.
Ovviamente con il passare degli anni sono state create delle estensioni ad hoc per avere questa possibilità.
Come possiamo vedere nel sito http://extensions.joomla.org nella sezione "languages" esistono tre categorie di componenti utilizzati:
  • automatic translation: moduli e componenti che fanno la traduzione automatica delle pagine, spesso usando dei servizi esterni (per esempio Google Translate oppure Yahoo! Babel Fish). Anche qui vale quello detto prima: non fidarsi troppo di questo genere di traduzioni, anche se bisogna dire che pian piano stanno migliorando;
  • multi-lingual Content: sono dei veri e propri sistemi per la creazione di un sito con supporto multilingua. I contenuti non sono tradotti automaticamente, ma è compito di chi usa il componente di tradurre le varie parti. Molti di essi sono anche facili da usare per passare da una lingua ad un'altra: basta cliccare sulle tipiche bandierine che indicano un paese e quindi la relativa lingua. Da diverso tempo esiste un componente aggiuntivo (diventato sicuramente il più famoso) in grado di abilitare il supporto multilingua a Joomla: Joomfish, di cui possiamo leggere anche un interessante articolo di tonicopi "Joom!Fish: per siti multilingua". Componenti come questi sono più difficili da usare rispetto a quelli di traduzione automatica, ma il risultato (se la traduzione viene fatta ad hoc) sarà nettamente migliore. Anche perché, per esempio, Joomfish consente di tradurre non solo i contenuti, ma anche menu, moduli o componenti (a patto che questi siano stati sviluppati con il supporto al multilingua). Osservazione: quando usiamo Joomfish (o componenti simili) bisogna avere già pronta la traduzione ed inserirla subito, altrimenti google indicizza le pagine e vedendo la duplicazione di esse, con stessi contenuti e titoli, potrebbe penalizzare il sito.
  • translations for Joomla: riguardano le traduzioni del pacchetto di Joomla, quindi in questo caso poco interessanti per noi.
Altri link utili:
"Siti multilingua" (articolo di http://webdesign.html.it)
"Rendere multilingua Joomla usando Joom!Fish" (articolo di http://basic.html.it)


Scritto da ventus85 (http://www.ventus85.com/)

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