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Quanto deve costare un sito web Joomla!?

Come preventivare un sito JoomlaQuesta guida è rivolta sia ai potenziali clienti, che ai web designer, specialmente ai freelance alle prime armi che si trovano in panico da preventivo.

Partiamo innanzitutto da un concetto fondamentale: ogni professionista dà un determinato valore al suo lavoro ed al suo tempo, quindi non esiste un tariffario fisso che vale a prescindere, ma ci sono delle semplici regole da seguire che riescano a soddisfare tutti i criteri di etica, qualità e remunerazione.

 

Opensource non vuol dire gratis!

Risparmio siti Joomla Questo argomento, affrontato miliardi di volte nei forum, è di fondamentale importanza. Il Web Designer non è un operaio della Caritas, ma un lavoratore che necessita del giusto corrispettivo per il lavoro svolto.

La presenza di CMS gratuiti quali Joomla incide moltissimo sul costo finale del sito web, ma questo non significa che esso debba essere fornito gratuitamente. Infatti non si sta pagando Joomla in sè, ma tutte le operazioni svolte dal Designer per conformare il sito alle necessità del cliente (personalizzazione template, installazione moduli e plugin, grafica, ottimizzazione SEO, ecc...).

Grazie all'eccelso lavoro del Team Joomla e di tutti i developer di componenti aggiuntivi, un sito può costare anche 1/5 rispetto al listino di un programmatore. Ma comunque non è gratuito.

 

 

Componenti Free e componenti a pagamento

Componenti FreewareE' essenziale ragionare bene sulla scelta di template e componenti. Dal momento in cui il cliente richiede il preventivo, dobbiamo sincerarci se le sue richieste possono essere soddisfatte dal materiale messo a disposizione gratuitamente, oppure saranno necessari moduli, template, plugin a pagamento o addirittura studiati su misura e quindi realizzati ad hoc dal programmatore.

E' buona abitudine preventivare anche la versione a pagamento dei componenti free, non tutti i clienti sono disposti ad accettare i credits al termine delle slideshow o sotto i moduli!

 

 

Calcolare correttamente le ore lavoro ed il loro costo

Calcolo ore di lavoroJoomla semplifica la vita, ma un monte ore minimo a seconda del tipo di progetto va messo in conto! Se utilizzate sistemi per registrare in automatico il tempo dedicato ad un determinato progetto (io uso ManicTime, ottimo anche nella sua versione gratuita), valutate con attenzione la durata della creazione di un sito simile a quello che vi viene richiesto.

Una volta definito il monte ore, arriviamo al vivo del calcolo matematico.

Una piccola azienda in Italia ha dei costi fissi e variabili che per comodità valutiamo su scala mensile con cifre ipotetiche al netto dell'iva:

 

  • Affitti: €500
  • Utenze (luce, acqua, gas): €350
  • Telefono (Cellulare, fisso, internet): €120
  • Auto (benzina, assicurazione, ecc...): €300
  • Pubblicità: €300
  • Commercialista: €200
  • Tasse e contributi: €400
  • Ammortamenti: €200

 

Il totale è di €2.370. Ipotizzando che la nostra azienda lavori 8h/giorno per 6 giorni alla settimana, abbiamo 48 ore settimanali di lavoro, 192 ore mensili, in cui dobbiamo assolutamente coprire questi costi per non essere in perdita.

Dividiamo quindi €2.370 per 192 e otteniamo €12,3. Con questa cifra stiamo a malapena coprendo le spese.

Ora dobbiamo perlomeno guadagnare qualcosa, no?

Valutando la pressione fiscale italiana con l'attuale aliquota IRPEF ad un deprimente 26% per uno scaglione medio fino a €28.000 (che verrà calcolato sempre sul nostro netto, cioè il tot che aggiungeremo ai nostri €12,3), se desideriamo guadagnare almeno €1.000 al mese dobbiamo metterne in conto €1.260.

Poniamo di voler guadagnare almeno €1.000 netti al mese.

1.260:192= 6,5.

Per raggiungere il nostro stipendio sappiamo quindi che la nostra tariffazione oraria forfettaria dovrà essere di circa €19.

 

 

Non raccogliamo pomodori.

Non raccogliamo pomodori!€19 sono una cifra oraria che a qualsiasi lavoratore dipendente potrebbe sembrare stellare, ma in realtà non è tutto oro quel che luccica. Ricordiamoci che in quei €19 ci sono le nostre vertiginose tasse ancora da pagare e che gran parte della cifra sta coprendo dei costi.

Dal momento che un professionista qualificato, per meritocrazia, dovrebbe guadagnare qualcosa più di €5 netti all'ora, alziamo ancora un po' il nostro tariffario e portiamolo ad un €30/ora.

 

 


Perchè non siamo miliardari?

Perchè di 48 ore settimanali a disposizione, in realtà a tariffa piena se ne lavorano molte meno e quindi anche preventivando un sito web a €45/ora (tariffario più o meno standard di un grafico), il nostro stipendio sarà costituito da tante altre variabili (lavori extra, modifiche, ecc...).

Il listino ufficiale AIAP, l'ultima volta che ebbi la fortuna di consultarlo, parlava di 258,23€/ora per un operatore CAD e €84/ora per un grafico 2D... tariffe applicabilissime, ma poco affini al mercato attuale in cui bisogna avere l'umiltà di "abbassare il tiro" a meno che non si faccia Armando Testa all'anagrafe.

 

 

Tiriamo le somme:

Tiriamo le sommePer un sito web in Joomla in cui stimiamo circa 20 ore di lavoro a €30/ora, possiamo chiedere una cifra a partire da €600+iva con tutti gli opportuni vincoli legati alle modifiche che verranno fatturate a parte a tariffa piena, come diligentemente avrete cura di specificare alla fine del preventivo, insieme ad eventuali costi accessori (dominio, spazio web, manutenzione annuale, ecc...).

 

 

 


Siccome stiamo parlando di preventivi per siti in Joomla...

Joomla è uno strumento potente ed insostituibile, che il cliente potrà gestire in totale autonomia (consiglio spassionato, puntate molto su questa caratteristica), ma va aggiornato!

Mettete a preventivo come voce FACOLTATIVA la manutenzione tecnica necessaria ad eventuali aggiornamenti (€350/anno comprensivo di backup e rinnovo dominio, per esempio).

 

 

Patti chiari, amicizia lunga.

Non abbiate paura di veder lievitare la cifra a suon di optional: meglio chiarire subito cosa state offrendo e a quale prezzo, al fine di evitare spiacevoli incomprensioni del tipo "ah ma io pensavo che quella cosa fosse inclusa nel prezzo, tanto è una fesseria". Idem per le questioni legali, se il cliente ha firmato un contratto ben stilato, qualsiasi dubbio verrà dissipato nero su bianco.

Per risolvere il problema alla radice, ti consiglio di leggere questo articolo che ho scritto tempo fa, "Come redigere un contratto cliente-webdesigner".

 

In bocca al lupo!

 

Carlotta Silvestrini - ImpronteDigitali Graphics & WebDesign


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