Supporto volontario e collaborativo per Joomla!® in italiano

Google Panda Update e Joomla

PandaDal 12 agosto Google ha introdotto anche in Italia un nuovo modello di tassonomia con l’implementazione di un “filtro” all’algoritmo che ha il compito di classificare ed ordinare per rilevanza, qualità dei contenuti, attinenza ai termini di ricerca, interi siti web.

Il compito dato al Panda è quello di scovare e penalizzare siti con contenuti di bassa qualità o con pagine sottili, che non offrono nulla al visitatore, e che occupano una posizione di rilievo grazie ad un attività Seo che per diversi anni si è incentrata sul Title, e Backlink con anchor text “studiate a tavolino” (molto sommariamente..).



Negli Stati Uniti il nuovo sistema di classificazione ottenuto con il Panda “ha fatto la sua comparsa”, pensate un po’, a Febbraio 2011, e l’introduzione “internazionale” del Panda Update (12 agosto) e ricondotta come versione alla 2.4. Infatti, prima di essere implementato anche da noi, diverse versioni ed update sono stati rilasciati nelle varie geo-localizzazioni del motore di ricerca. Aggiustamenti e modifiche sempre migliori; un algoritmo che apprende.
Questi che seguono sono gli update più importanti che Google ha messo in atto per “combattere lo spam” e presentare sempre i siti più importanti e rilevanti ai primi posti:
•2003-5-1  “Fritz” update
•2003-5-16 “Florida” update
•2007-01-25 Googlebombs “defused” update
•2009-02-20 “Vince” update
•2010-05-01 “Mayday” update

•2011-02-24 “Panda”  update
•2011-05-10 “Panda 2.1? update
•2011-06-16 “Panda 2.2? update
•2011-07-27 “Panda 2.3? update
•2011-08-12 “Panda 2.4? update


Premettendo che Google compie più di 500 modifiche alla metodologia algoritmica di classificazione durante l’anno, il Panda Update è un grosso sforzo dell’azienda Google verso un Web migliore, più veloce, dove lui (google) vuole presentare sempre la “risposta migliore” per una determinata Serp.

Pensate che negli Stati Uniti, dopo diversi dibattiti nei forum lunghi 6 mesi, ancora non si capisce quale sia il modello utilizzato, e le nuove metriche, ed il perché di certe penalizzazione che si riscontrano principalmente nel numero di visitatori che il motore di ricerca porta ad un sito. (se usi Analytics vai in “sorgenti di traffico -->motori di ricerca--> Google).


Che cos'è

Il Panda prende il nome dal tecnico che ha dato un notevole contributo al suo sviluppo e alla sua implementazione, Navneet Panda, ed è un "filtro algoritmico" che prevede di infliggere penalizzazioni partendo da una analisi per pagina web. Se un numero di pagine viene bollato come poco “attraente” per un visitatore, vi è il rischio che tutto il sito ne subisca le conseguenze.


Cosa fa

Ci sono siti che hanno perso più del 60% del loro traffico, altri solo basse percentuali. La perdita di traffico è abbastanza netta; e se guardi i grafici di analytics, e confronti le visite dell’agosto scorso con quelle attuali, già puoi farti un idea se il tuo sito con contenuti originali e completi ha conquistato visite, o quello scopiazzato e brutto è andato KO. Comunque, se il Panda ha toccato il tuo sito lo vedi, e come se lo vedi.

Amit Singhal, nel presentare l'update, ha sostenuto che l’implementazione internazionale interessava tra il 6% ed il 9% delle ricerche, contro il 12% nella versione Statunitense. In Italia, non pare sia cambiato molto nelle ricerche e non si notano miglioramenti rilevanti, ma alcuni proprietari di siti anche grossi dichiarano di aver perso tra il 30-40% del loro traffico da Google.
Considera che se il tuo sito faceva 100 visite, ed ora ne fa 40 o 50, qualcosa è successo, e sicuramente devi analizzare.


Chi colpisce

Non si sà!! Ci sono casi strani che “infrangono la regola”, ed il motivo è tutto da scoprire. Anche buoni siti sono stati colpiti, mentre altri che non meritano incredibilmente hanno conquistato posizioni e visite.

Il filtro punta ad individuare siti che hanno molte pagine di bassa qualità, duplicate, corte o scritte male, e si propone di screditare non solo queste pagine, ma l'intero sito web se il numero di contenuti irrilevante copre una anche piccola parte del totale.
Google inoltre ha dichiarato che ora l’algoritmo è più sociale perché si servirebbe dei giudizi sui siti dati dagli internauti con la loro navigazione fatta di continue e ripetute ricerche sul motore, o presenze stabili su determinate pagine. Già la sua nascita parte da una analisi compiuta su tester umani che hanno dato la base alla messa in opera di questo update valutando casi concreti in positivo o in negativo.
Frequenza di ribalzo, permanenza sul sito, numero di pagine visitate dall’utente, sono segnali che il motore sembra prendere in considerazione per penalizzare o premiare un sito web.


E poi ci sono le 23 fatidiche domande, dove nel valutare il tuo sito non devi dire bugie:


Amit Singhal: "
Questi sono i tipi di domande che ci poniamo quando scriviamo algoritmi che tentano di valutare la qualità del sito"
fonte:http://googlewebmastercentral.blogspot.com/2011/05/more-guidance-on-building-high-quality.html


1. Ti fideresti delle informazioni incluse in questo articolo?
2. Questo articolo è scritto da un esperto o da un appassionato che conosce bene l’argomento, o è di natura superficiale?
3. Il sito ha articoli duplicati o ridondanti su temi identici o simili, con differenze solo leggere sulle parole chiave?
4. Ti sentiresti a tuo agio nel lasciare il tuo numero di carta di credito a questo sito?
5. L’articolo presenta errori di ortografia, di stile, o di fatto?
6. I temi rispecchiano il reale interesse dei lettori del sito, o il sito genera contenuti cercando di capire cosa potrebbe ottenere un miglior posizionamento sui motori di ricerca?
7. L’articolo fornisce contenuti o informazioni, report, ricerche e analisi originali?
8. La pagina fornisce un valore sostanziale rispetto ad altre pagine incluse nei risultati di ricerca?
9. Che tipo di controllo qualità viene fatto sui contenuti?
10. L’articolo descrive entrambi i lati di una storia?
11. Il sito è riconosciuto come autorevole nel suo ambito?
12. Il contenuto è prodotto in outsourcing, su larga scala, da un gran numero di persone, o distribuito su un gran numero di siti, in modo che le singole pagine o siti non ottengono la stessa attenzione e cura?
13. L’articolo è stato scritto bene, o sembra poco curato o prodotto in fretta?
14. Per una query relativa alla salute, ti fideresti delle informazioni di questo sito?
15. Sei in grado di riconoscere questo sito come una fonte autorevole, quando ne viene menzionato il nome?
16. L’articolo tratta il tema in modo completo o dettagliato?
17. L’articolo contiene un’analisi perspicace o informazioni interessanti che vanno al di là dell’ovvio?
18. Questo è il genere di pagina che metteresti nei Preferiti, condivideresti o suggeriresti agli amici?
19. Questo articolo ha un eccessivo numero di annunci pubblicitari che distraggono o interferiscono con il contenuto principale?
20. Ti aspetteresti di vedere questo articolo in una rivista cartacea, in una enciclopedia o in un libro?
21. Gli articoli sono brevi, inconsistenti o comunque privi di particolari utili?
22. Le pagine sono prodotte con grande cura e attenzione ai dettagli?
23. Ci sono utenti che si lamentano quando vedono le pagine di questo sito?

Joomla

Joomla potrebbe risentire di questo aggiornamento. Indipendentemente dalla cura che ci si può mettere al proprio sito, la gestione delle url e dei contenuti duplicati non è per nulla semplice. Occorre agire di robot.txt e di .htaccess, o installare un qualche componente che ci permetta di manipolare questi "difetti genetici" allo scopo di limitare i possibili danni. Ma non solo....

Andiamo a vedere dunque, volutamente in modo superficiale (ci vorrebbe un articolo per ogni situazione), qualche caratteristica del cms che deve essere controllata, e se è il caso, “regolata”.


Contenuti duplicati

Dobbiamo stare molto attenti ai contenuti duplicati. Joomla (soprattutto la versione 1.5) crea diverse pagine duplicate generate dal “sistema gerarchico dei contenuti” e il rispettivo inserimento in categorie e sezioni.
Non è raro trovare numerose pagine duplicate, e tutto sta nel saperle canonizzare.


Ricerche duplicate

Anche il sistema di ricerca di Joomla è carente e pericoloso perchè genera title uguali e, spessissimo, pagine con contenuto quasi nullo. E’ una pecca che possiamo attenuare con un disallow tramite file robot.txt.


Contenuti similari o sottili

La gerarchia dei contenuti è fondamentale in questo caso. Avere numerose categorie indicizzate, con solo l’introduzione di un singolo articolo, potrebbero essere considerate sottili… insufficiente per chi raggiunge la pagina dal motore di ricerca, e quindi bollata come negativa.


Meta tag nelle categorie

Se creiamo voci di menù, sezioni e categorie con una certa logica, il title ci basta per evitare “cose duplicate”. Nella 1.7 descrizione e keyword sono finalmente configurabili anche per le pagine di categoria, eliminando il problema.


Moduli pubblicati in tutte le pagine

A Google non piacciono le cose ripetute, e vuole contenuti prima di ogni cosa. Avere il contorno di un post (già di suo relativamente corto) identico in tutte le pagine, potrebbe farle considerare come duplicate.


Banner pubblicitari

Avere troppa pubblicità, e soprattutto troppo invasiva, può essere una causa di penalizzazione. Quando il contenuto non è subito mostrato al visitatore, o quando la pagina ha una percentuale di pubblicità superiore alla percentuale coperta dal contenuto senza scrollare il mouse, qualche punto lo si perde di sicuro.


Velocità

Già da parecchio la velocità di apertura delle pagine di un sito pare rientri tra i fattori presi in considerazione da Google. Un Web più veloce è quasi un motto del motore, che probabilmente col panda ha esaltato questa caratteristiche "vitale" di un sito web.


Autore articolo e reputazione

Pare che google vada ora per “reputazione”. Bhèè, non è google che decide, ma chi agisce nel social web. Retritter, mi piace, e +1 potrebbero costruire il Search Engine di domani influenzando fortemente il mondo della ricerca. Integrare i sistemi per condividere sui social è molto importante nel 2011, e lo sarà sicuramente ancor di più negli anni a venire. Altro che keyword, description e back link….no?!?!


Pertinenza e approfondimenti

E' la fine del title accantivante... e delle cinque righe di testo!!

Tratta l'argomento che conosci come un esperto, sviscerando ciò che gli altri non dicono, e sarai premiato. Ad esempio, se già hai un sito con più di cinquecento pagine, unisci quelle attinenti e creane una sola bella massiccia. Se hai articoli che non c'entrano un fico secco con l'argomento del tuo spazio web, buttale via spostandole su altro dominio o inserendo un noindex. Specializza il tuo spazio, allo scopo di afferrare solo quelli che cercano ciò che troveranno nel tuo sito. Superfluo sottolineare che ciò che scrivi devi essere unico ed originale, non scopiazzato in giro, e sopratutto completo, lungo e il più possibile attinente. Deve piacere a chi lo legge, corretto grammaticalmente ed approfondito.


Privacy, disclaimer
, proprietà del sito

Devi fare sapere chi sei, e non c’è di meglio che una pagina contatti facilmente raggiungibile, completa e dettagliata, un disclaimer legale, e le norme sulla privacy con ben chiaro chi provveda al controllo e all’archiviazione. E' bene che queste pagine siano sempre raggiungibili da ogni pagina del sito. Pare che i siti “anonimi” non siano molto graditi.


Conclusione

Alcune questioni che hai letto sui problemi riscontrabili con Joomla sono stati già risolti con la 1.7; mi riferisco ai metatag delle categorie ad esempio, da cui deriva anche una più facile gestione delle url duplicate che si riducono abbondantemente. Anche il sistema di ricerca ha qualche lieve miglioramento, mentre qualche dubbio lo crea il sistema multilingua integrato. Se stai seguendo lo sviluppo di Joomla, visti i precedenti upgrade, e l'uscita prevista per gennaio della Joomla 1.8, potremmo sicuramente mettere [RISOLTO] in alcuni dei punti critici sopra elencati.


Attenzione... tutto parte da delle supposizioni, in quanto nessuno ha ancora capito come funziona davvero questa implementazione messa in atto da Google. In gran parte questo articolo non presenta nulla di nuovo riguardo alla cura di un website, sia esso fatto con Joomla o altro, ma "norme di qualità" che esistono da diversi anni e a cui dovrebbe essere logico attenersi. Una sola regola, vale su tutto: scrivere per l'utente.


Ci vediamo al JoomlaDay....

Taolo - moderator sez. SEO Joomla.it - Joomla Blog

CommentaCommenta questo articolo sul forum